Medjugorje, 25 marzo 2016
"Cari figli,
oggi vi porto il mio amore.
Dio mi ha permesso di amarvi e per amore invitarvi alla
conversione.
Figlioli, voi siete poveri nell’amore e non avete ancora compreso che
mio Figlio Gesù per amore ha dato la Sua vita per salvarvi e per donarvi la
vita eterna.
Perciò pregate, figlioli, pregate per poter comprendere nella
preghiera l’amore di Dio.
Grazie per aver risposto alla
mia chiamata."
Commento di Padre Livio di Radio
Maria al messaggio del 25 marzo
Questo messaggio
della Regina della Pace, benché sia breve, ha per ben sei volte la parola “amore”.
La Madonna, nel
Venerdì Santo, ha voluto portarci a contemplare
la Croce, che è la prima manifestazione
dell’amore del Padre che dona il Figlio a noi e dell’amore del Figlio che
dona la sua vita al Padre per la
salvezza dei suoi fratelli, che siamo
noi, espiando al nostro posto i nostri peccati, dandoci la grazia della
misericordia e del perdono dei peccati e la
vita eterna.
È
l’amore che si manifesta nella Croce,
come si contempla in un bellissimo affresco del Masaccio a Santa Maria Novella
a Firenze, che raffigura la Croce in
un ambito trinitario: il Padre
allarga le braccia e dona il Figlio Crocifisso al mondo, lo Spirito Santo, che è l’amore del
Padre e del Figlio, rende possibile questo dono estremo d’amore.
L’amore
che salva, non l’amore umano, l’amore divino, l’amore di Dio, l’amore del Padre che invia il Figlio in questo
mondo, l’amore del Figlio che dà la sua vita, “non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici, voi siete
i miei amici”,(Giovanni,15) ha detto ai suoi discepoli, ma in realtà includendo tutti gli uomini.
Per la forza di questo amore noi dobbiamo, contemplando la grandezza
di questo amore, cambiare vita, convertirci, guardare quanto siamo
poveri di amore, quanto siamo lontani dal capire l’amore di Dio, dal corrispondere
all’amore di Dio, e la Madonna ci dice: “pregate per poter comprendere l’amore di Dio”,
in modo tale da essere toccati nel cuore, da essere contriti nel provare
dispiacere di essere tanto amati e così incamminarci sulla via della
conversione e della salvezza.
Adesso vediamo i passaggi del messaggio:
in un modo molto discreto la Madonna ci
fa capire che anche Lei era ai piedi
della Croce, ha accompagnato Gesù lungo la via del Calvario, era presente
nel momento in cui Gesù ha reso il suo spirito al Padre e ha effuso sul mondo
il perdono di Dio, ed esordisce dicendo:
"Cari figli, oggi vi porto il mio amore”, l’amore della Madonna è l’amore con il quale Lei ha
seguito suo Figlio, ha sostenuto suo Figlio, ha partecipato alla Croce di suo
Figlio e ha unito il suo amore a quello di suo Figlio per la Redenzione del
mondo, diventando così la cooperatrice della Redenzione.
Grazie a questo amore con cui la Madonna ha cooperato
all’opera della Redenzione, la Madonna ha ricevuto in dono la maternità universale.
Dio le ha dato questa grazia e questa responsabilità immensa di amarci tutti, di estendere a tutti gli
uomini la sua maternità, “Dio mi ha permesso di amarvi, io sono qui perché vi amo e siccome vi amo,
vi voglio salvi, e siccome vi voglio salvi vi invito alla conversione”.
Poi la Madonna di fronte all’epifania dell’amore del
Figlio Crocifisso, che è una manifestazione dell’amore trinitario, ci invita a
guardarci dentro e ci dice: “Figlioli, voi siete poveri nell’amore”, cioè
siamo tiepidi, per Gesù non siamo neanche capaci di fare sacrifici, di
digiunare, di portare le nostre croci. Non siamo motivati interiormente, perché
nella preghiera non chiediamo questa immensa grazia di aprirci all’amore di Dio, di contemplare l’amore di Dio. Il Papa
ha molto insistito nella Settimana Santa sull’importanza di aprire i cuori alla
comprensione dell’amore di Dio, per comprendere quanto siamo amati.
“Figlioli, voi siete poveri nell’amore e non
avete ancora compreso che mio Figlio
Gesù per amore ha dato la Sua vita per salvarvi”, l’amore di Gesù ci
salva nel senso che ha espiato i nostri peccati al nostro posto, per amore ci
dona l’amore di Dio e ci dona con la sua Resurrezione “la vita eterna”, questo è
il grande dono della Pasqua: la vita eterna che opera attraverso la santa
umanità di Gesù.
Quindi poiché siamo lontani dal
capire l’amore di Dio, perché la Croce non ci parla, non sappiamo, non capiamo
quanto siamo amati, non capiamo quanto le anime di ognuno di noi siano costate
a suo Figlio, siccome siamo ottusi, insensibili e tiepidi, la Madonna ci dice: Perciò
pregate, figlioli, pregate perché
Dio vi dia la grazia per poter comprendere nella preghiera
l’amore di Dio”, perché senza la grazia non capiamo il Suo amore.
Questo messaggio del Venerdì Santo
è collocato nella prospettiva della novena della festa della Divina Misericordia, che si celebra la
domenica dopo Pasqua, nella quale tutta la Chiesa guarda a Cristo Crocifisso,
le Sue mani, il Suo costato come ha fatto Tommaso prima incredulo, poi
credente, che davanti a Gesù ha emesso quella professione di fede che salva: “Signore mio e Dio mio”.
La Madonna in questa novena della
Divina Misericordia ci invita a capire che è nella Croce che si manifesta la
suprema misericordia di Dio.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it